Il Mondo ed il Resto: intervista a Carmen Alessandrello

Carmen Alessandrello

Carmen Alessandrello, artista capace di trasformare emozioni profonde in melodie toccanti, esplora nel suo nuovo brano “Il Mondo ed il Resto” il tema della bellezza, mettendo in luce l’interazione tra la sua musica e l’ambiente circostante. In questa intervista, Carmen ha condiviso le lezioni apprese lungo il suo percorso musicale. Il dialogo offre uno sguardo approfondito nel mondo interiore di un’artista che continua a sorprendere e ispirare.

Nel tuo brano “Il Mondo ed il Resto”, l’ambiente esterno sembra svanire di fronte alla bellezza di ciò che si crea insieme. Come descriveresti l’interazione tra la tua musica e l’ambiente circostante nella tua vita personale e artistica? In che modo questi elementi si influenzano reciprocamente?
Sono parti estremamente collegate per cui l’una non esisterebbe senza l’altra e viceversa. Si influenzano semplicemente vivendo.

Questa canzone è un omaggio a coloro che ti hanno sostenuto nei momenti difficili. Potresti spiegare come hai scelto di esprimere la tua gratitudine attraverso la musica e quali aspetti della tua esperienza personale hai voluto trasmettere?
Dato che sono una cantante mi veniva più complicato esprimermi con un balletto o con un quadro, così ho pensato di farci una canzone! Più che un’esperienza personale ho voluto trasmettere diverse sensazioni che viviamo tutti nella vita.

La tua voce è stata paragonata al calore e alla passione del sud. In che modo le tue radici culturali e geografiche hanno influenzato il tuo stile musicale e le tue interpretazioni artistiche? Puoi fornire qualche esempio specifico di come queste influenze si manifestano nelle tue opere?
In nessun modo. Forse in maniera inconscia mi porto dei tratti caratteristici della mia splendida terra ma l’influenza che mi arreca è a volte emotiva, a volte pratica. La Sicilia regala serenità, se ci nasci e cresci metabolizzi in un modo invece che in un altro alcune esperienze. Mi piacerebbe fare dei brani in dialetto siciliano, ho scritto anche qualcosa, vedremo.

Hai attraversato diverse fasi e trasformazioni nella tua carriera musicale. Guardando indietro, qual è stata la lezione più significativa che hai appreso durante questo viaggio? Come questa lezione ha influenzato il tuo approccio alla musica e alla tua crescita professionale?
Facendo questo lavoro si imparano tante cose e su più livelli: impari che la puntualità è importante, impari a non dare le cose per scontate, a conoscere la gente o quantomeno a non fidarti totalmente dell’apparenza. Impari ad orientarti nel mondo ed a cavartela il più delle volte, come quando si improvvisa in scena, e impari a collaborare con gente più o meno piacevole. Tutte queste cose hanno influenzato la qualità di vita e del vivere gli eventi in modo razionale per non stare male dopo.

 

 

Con la tua musica, e in particolare con “Il Mondo ed il Resto”, quali emozioni e riflessioni speri di evocare nei tuoi ascoltatori? Che tipo di impatto vorresti che la tua musica avesse sul pubblico, sia a livello emotivo che intellettuale?
Il brano è un inno alla gratitudine, dedicato a quelle persone che amandoci restano al nostro fianco soprattutto nei momenti di estrema fragilità. È un messaggio di speranza per chi pensa di averla persa, è un raggio di luce per chi vede solo il buio.

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