Intervista: Ferdinando Riontino ci racconta il suo progetto

Ferdinando Riontino

Abbiamo raggiunto il cantautore Ferdinando Riontino, fresco di pubblicazione. Lo scorso maggio, infatti, è uscito il suo nuovo EP dal titolo “Lo spacciatore di emozioni”. Ecco cosa ha rivelato alla nostra redazione.

 

Ciao Ferdinando, benvenuto. È uscito il tuo nuovo EP dal titolo “Lo spacciatore di emozioni”. Ci parli dei brani che lo compongono, c’è un filo conduttore che li unisce?
C’è un tubo conduttore, perché mi va di citare molto volentieri Eugenio Finardi: Vorrei essere come l’acqua che si lascia andare che scivola su tutto, che si fa assorbire che supera ogni ostacolo finché non raggiunge il mare e li si ferma a meditare per scegliere se esser ghiaccio o vapore, se fermarsi o se ricominciare.
Ora, come si trova il diametro di un tubo? Formule. Per calcolare il diametro del cerchio: moltiplicare la misura del raggio per due. Quindi, per esempio se il raggio misura 5 cm, il diametro sarà di 10 cm: 5 cm * 2 = 10 cm. Una volta trovato il diametro posso dire senza alcun dubbio che questo preambolo non c’entra un tubo e che le canzoni hanno un filo conduttore. (ride)

Il singolo che accompagna l’uscita è “Penso ad alta voce”, un brano nato durante le ore di sonno. Come mai hai scelto di registrarti e cosa hai pensato riascoltandoti?
In realtà, sembrerà strano ma non mi sento a mio agio a parlare delle canzoni che fanno parte di questo EP, perché questo è stato un lavoro introspettivo che in alcuni casi mi ha fatto stare anche male. Ho trovato invadenti quei giornalisti che mi chiedevano di parlarne, “se l’ho scritto è perché non ne voglio parlare, no?” quindi ho utilizzato una scusa per sviare alla richiesta di aprirmi. E ho dato i diritti all’inconscio, credo sia stata una bella trovata (ride).

Per questo progetto hai lavorato con due produttori diversi, Matteo Costanzo e Luca Carocci. In che misura hanno contribuito a far prendere a queste canzoni la loro forma definitiva?
Matteo e Luca sono molto diversi tra loro, sia anagraficamente che musicalmente, credo che non si conoscano neanche, mentre loro hanno avuto la fortuna di conoscere me (ride). Ho molto rispetto per il valore artistico che hanno ed entrambi rispecchiano i due lati della mia anima, quello Rock (forse il più pronunciato) e quello cantautorale. Ho imparato tanto da loro, questo è certo.

Facciamo finta che ti trovi in una barca con Luigi Tenco, Lucio Dalla e Lucio Battisti, senza pescare, un semplice viaggio in barca, faresti loro delle domande?
Non ci salirei mai! Gli artisti da vicino spesso sono pallosi, la barca è un mezzo che per forza di cose crea intimità, ci porterei gli amici, la donna, il cane, la famiglia. E poi gli artisti li amo non quando danno delle risposte, ma quando mi lasciano il dubbio. E le canzoni degli artisti che hai citato mi hanno già portato in mezzo al mare, e non ho mai chiesto niente di più.

A parte la musica, cosa occupa un posto importante nella tua vita?
La donna, la famiglia, gli amici e il cane (ride). In questo momento sto scrivendo un romanzo che mi impegna le giornate, questa cosa mi eccita perché è la prima volta che scrivo un romanzo. È come fare l’amore, un’altra cosa importante nella mia vita (ride).

Cosa ti aspetta prossimamente?
Qualche serata live. Seguite le mie pagine social per restare aggiornati!
Grazie per lo spazio.

 

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