Il 2020 sta giungendo al termine. Un anno complicato, meditativo, che ha portato tutti noi a ragionare sull’importanza delle piccole cose, della salute senza dubbio, ma soprattutto degli affetti, del contatto. Un anno che finirà sui libri di storia per molteplici motivi, un anno, per la maggior parte del mondo, da dimenticare. Ed è proprio sulla base di queste riflessioni che la cantautrice locarnese Karin Cerini ha scritto “2020 Da Dimenticare” (Delma Jag Records), il suo nuovo singolo.
Link Spotify: https://open.spotify.com/album/6JfQ8j2XMZL3K97qAkzURk
Karin è una giovane che parla ai giovani e lo fa senza filtri, con un linguaggio fluido e diretto, che si riflette nei suoi testi, nella sua musica, attraverso la quale vuole lanciare messaggi importanti. La cantautrice, infatti, non è nuova alla sensibilizzazione dei suoi coetanei: a Marzo scorso, nei giorni in cui la pandemia da COVID-19 veniva ufficialmente dichiarata emergenza globale, l’artista ha realizzato “#RESTACASA”, un brano, accompagnato dal videoclip postato sulla sua pagina Facebook e girato con un cellulare nella sua abitazione, volto a responsabilizzare i giovanissimi sull’argomento della prevenzione, del distanziamento sociale e di tutte quelle regole che, se spiegate nella giusta maniera e da una voce amica, affine, smettono di essere imposizioni illogiche per i più giovani, trasformandosi in passi da seguire per un bene più grande, quello comune.
Anticipando un Capodanno molto particolare, “2020 Da Dimenticare” è una fotografia tradotta in musica di un periodo caratterizzato da lockdown, quarantene, città deserte e tanti disagi; molti visibili e sotto gli occhi di tutti, altri, più nascosti, più intimi, più personali, che Karin cerca, con assoluto rispetto, di lenire attraverso le parole del brano.
«Voglio un’ora d’aria per tornare a respirare», canta l’artista, mettendo in luce quella ricerca di una normalità che fino ad inizio anno davamo per scontata e che ora appare lontana, incerta. «Sai che qui niente sembra più come era prima», «gli amici li vedo solo al cellulare», uno sfogo che accomuna tutta la Generazione Z, ma non solo: quel desiderio di tornare alla routine, ai propri tram tram quotidiani, alle uscite con gli amici dopo un’interminabile giornata di lavoro, è un’emozione che ciascuno di noi sente dentro di sé, indipendentemente dall’età anagrafica. Le emozioni avvicinano gli uomini, infrangono barriere e ci ricordano che siamo tutti uguali, tutti importanti allo stesso modo e che dobbiamo imparare a rispettare noi stessi e chi ci sta accanto.
Un anno complesso, raccontato su sonorità energiche che strizzano l’occhio al Pop/Dance internazionale: una contrapposizione fortemente voluta dalla cantautrice, non di certo per sminuire una pagina così amara per l’intero pianeta, ma, al contrario, per cercare di portare una serena – ma consapevole – leggerezza nel cuore di tutti noi, con l’augurio di un futuro più leggero e spensierato.
Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale, diretto dalla stessa Karin Cerini con le riprese a cura di Luca Poik, che traspone in immagini – girate tra gli splendidi paesaggi svizzeri – i colori e l’immediatezza del pezzo.
Video link: https://www.youtube.com/watch?v=vhvyct4CIgM&feature=youtu.be
Karin Cerini è una cantautrice figlia del suo tempo, di una contemporaneità che corre veloce, lasciandoci spesso straniti, confusi, ma anche inariditi, al punto tale da non avere – o da non voler trovare? – il tempo di fermarci a riflettere su ciò che accade dentro e fuori di noi. Karin Cerini, con la sua voce, è uno spiraglio di luce in un mondo che sembra volerci sempre più cupi; quella luce che la bellezza della Musica e dell’Arte riescono a far risplendere anche nei momenti più bui.
Biografia.
Karin Cerini è una cantautrice di Locarno, finalista per la selezione Svizzera Italiana all’Eurovision Song Contest 2019 con il brano “Sorry” ed autrice di “#RESTACASA”, canzone scritta durante il periodo di lockdown del 2020 per sensibilizzare i più giovani sul tema del COVID-19. La sua passione per la musica inizia da giovanissima: le sue prime esibizioni, infatti, risalgono all’età di 6 anni nel coro della chiesa del paese. A 10 anni intraprende o studio del canto, a cui affianca lezioni di musica e solfeggio. Nel 1999 si iscrive al primo Swiss Kids Talent Show, un concorso canoro per bambini e ragazzi che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani talenti. Karin supera le prime selezioni e si aggiudica il primo premio, che consiste nell’incisione e pubblicazione di un singolo. A soli 11 anni, quindi, registra la sua prima canzone, “Sole”, scritta per lei dal compositore e paroliere Matthias Günthert e prodotta a Basilea da Philipp Steiner. Il singolo viene pubblicato e promosso a in Svizzera, grazie anche ad esibizioni live in diverse città e la partecipazione, in qualità di ospite, ad interviste e trasmissioni radiotelevisive. Affascinata dalla produzione e dalla sua esperienza in studio di registrazione, Karin percepisce per la prima volta il desiderio di voler intraprendere una carriera professionale nel mondo della musica. Inizia così il suo percorso artistico. Lavora a nuovi progetti in collaborazione con diversi autori e produttori. Nasce in lei la volontà di esprimersi attraverso la musica, trattando tematiche e cantando testi ispirati a sue esperienze personali, valori e pensieri.
È da questa esigenza che inizia a scrivere i suoi primi brani, intraprendendo un percorso di ricerca identitaria artistica e stile musicale. Partecipa a svariati concorsi canori, tra i quali Castrocaro e si esibisce in molti eventi live, sia in veste solista, che come frontwoman di varie band. Nel corso del tempo continua a scrivere testi, lavorando assiduamente al suo primo album in lingua italiana, che richiama sonorità e tematiche più adulte, mature. Oltre alla composizione, Karin si occupa della produzione e degli arrangiamenti del disco. La fase finale del progetto, la porta a Londra per masterizzare le tracce insieme a Tony Cousins, storico ingegnere del suono del Metropolis Studios, che vanta collaborazioni con Elton John, Robbie Williams, Rolling Stones e moltissimi altri. Nel 2019 si iscrive all’Eurovision Song Contest con il brano “Sorry”, il cui testo affronta il tema della disparità di genere ed i tanti preconcetti e stereotipi sociali ad esso legati, che condizionano le vite di molte persone, specialmente appartenenti al sesso femminile. “Sorry” esprime un concetto di libertà ed il diritto di vivere liberamente la propria vita, senza discriminazioni, violenza, diseguaglianze e senza dover chiedere scusa per ciò che si è realmente.
Nel 2020, durante il drammatico periodo di pandemia globale da COVID-19, Karin pubblica “#RESTACASA”, un pezzo trap, accompagnato dal videoclip girato con il cellulare nella sua abitazione, con l’importantissimo obiettivo finale di sensibilizzare i più giovani sull’argomento. Pochi mesi dopo, è il momento di “2020 Da Dimenticare”, un brano che affronta, con intelligenza e rispettosa ironia, un anno difficile, caratterizzato dalla pandemia globale da COVID-19 e da tanti avvenimenti che rimarranno sui libri di storia. Un’artista versatile, sensibile, dotata di una notevole capacità autorale e di tante sfumature vocali, che la rendono una delle più promettenti cantautrici del nuovo panorama discografico internazionale.
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