Abbiamo incontrato Simon Revolt, che ci ha raccontato com’è nato il suo nuovo singolo, “Dinero”. “Il brano parla del potere del denaro, che è davvero notevole. Soprattutto oggi che il successo sembra si misuri solo con gli zeri del conto in banca”, racconta Simon, che non si sente certo arrivato. “La strada è sempre in salita c’è sempre da imparare e sperimentare”.
Molti pezzi hip hop e trap, anche italiani, sembra inneggiare sempre e comunque al denaro, da guadagnare comunque, in ogni modo… Il tuo brano invece pone domande. Come è nata questa canzone? Come vorresti che fosse ascoltata?
“La canzone è nata nel periodo del lockdown insieme a brutti giorni, momento per tutti davvero difficile. La spensieratezza e leggerezza di ogni singolo gesto o azione che dovevo fare, portava tanti sacrifici e allo stesso tempo si rispecchia nella vita quotidiana di oggi. Anche oggi, nonostante non vi siano più limitazioni di movimento o aggregazione, ciò che pesa veramente è il costo della vita… il dinero”.
Come vorresti che fosse ascoltata?
“E’ un brano che rispecchia il mondo di oggi, ognuno può vestirsela a suo modo … si può ascoltare in auto durante gli spostamenti quotidiani, con le cuffie. Oppure durante i set di apertura dei vari club nelle serate urban”.
L’arrangiamento, come sempre nel tuo caso, sembra mettere insieme diversi generi musicali per arrivare ad un pop immediato… ma niente affatto semplice da realizzare.
“L’arrangiamento è stato curato e realizzato dal mio Produttore Samuel Marcos Gori, partendo da un bel giro di chitarra e sviluppando la traccia in una trap melodica. Siamo arrivati poi ad un extra beat, tratto ormai distintivo delle nostre tracce. E’ proprio vero, ci piace toccare vari generi facendoli nostri”.
Come vedi l’estate 2023 dal punto di vista musicale? Locali, tendenze, concerti?
“Stando in questo mondo, posso dirti che ci saranno un po’ di uscite, per i locali credo che finalmente ritorneremo a vederli in ripresa ma attenzione ai trend! Concerti non vedo l’ora anche perché amo davvero la musica a 360 gradi. Mi puoi trovare al festival, al concerto rock, nel club sentire un dj internazionale o nel peggior bar di Caracas a sentire un emergente. Per quel che mi riguarda personalmente, non vorrei spoilerare nulla ma posso dirti che ci saranno molte sorprese…”.
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