Intervista al duo romano Elanor: «Siamo in un momento di grande fermento creativo»

Elanor

Abbiamo incontrato gli Elanor, uno dei gruppi più interessanti del panorama musicale. Marianna e Carlo hanno da poco pubblicato “Fiori di lago”, il loro primo Ep in italiano. Un lavoro che rappresenta un viaggio interiore che ripercorre l’amore nelle sue differenti sfaccettature. Ecco cosa ci hanno raccontato.

C’è stato qualche episodio particolare che vi ha fatto sentire il bisogno di scrivere le vostre canzoni? Qual è stato il vostro percorso formativo e che cosa vi ha influenzato di più?
Abbiamo iniziato a scrivere canzoni insieme ormai anni fa, quando Marianna ha portato a Carlo un’idea di melodia e accordi per una canzone che aveva scritto. La nostra musica nasce sempre dal vissuto e dalle emozioni che abbiamo provato, per cui, oltre ad essere un’esigenza estetica, scrivere lo è anche ad un livello più profondo, come valvola di sfogo. Scrivere in italiano ha evidenziato ancora di più questo investimento emotivo, mettendo a nudo le nostre emozioni e debolezze. Abbiamo dovuto creare un nuovo linguaggio, voltare pagina rispetto alla precedente scrittura in inglese. A livello di influenze cerchiamo di non seguire nessuno, vogliamo avere un nostro percorso unico e personale. In ogni caso è inevitabile che i nostri ascolti finiscano più o meno direttamente in quello che componiamo e che ci siano artisti che ammiriamo profondamente (non possiamo non citare Lana Del Rey, i Gorillaz, i Coldplay, Gotye ma anche i Kings Of Convenience tra le influenze estere e i lavori di Lucio Battisti tra quelle nostrane).

Siete un duo che scrive molti pezzi oppure avete difficoltà a produrre?
Siamo in un momento di grande fermento creativo e stiamo scrivendo con regolarità un sacco di nuove canzoni, quindi produrre ci viene assolutamente naturale. Ad oggi abbiamo il materiale per un nuovo album, stiamo capendo che direzione dovrà avere questo nuovo progetto. Ne sentirete delle belle prossimamente.

Quanto è importante per voi la credibilità, cantare cose che rispecchiano la vostra personalità sia artistica che vocale?
È davvero importante, ciò che componiamo è lo specchio della nostra anima, è il messaggio che vogliamo mandare a chi ci ascolta e a noi stessi. Cerchiamo sempre di dare il massimo per portare della musica che ci piaccia profondamente e che per noi abbia un valore. Sapere che le persone percepiscono e apprezzano questo sforzo è una grande soddisfazione.

È uscito “Fiori Di Lago”, il vostro primo ep in italiano. Cosa ci dite riguardo alla scelta del titolo?
Questo titolo è arrivato naturalmente dopo che ci siamo messi a ragionare su ciò che avevamo scritto, in realtà non ha una genesi troppo ragionata. Quando ci è venuto in mente ci siamo accorti che rispecchiava bene il mood sognante e bucolico di questo EP, con i suoi richiami all’amore e al mondo naturale. Abbiamo deciso di dare questo nome anche alla canzone di apertura dell’EP, perché́ è quella a cui siamo più legati e perché̀ descrive in modo diretto il viaggio emozionale che raccontiamo, il contrasto tra l’ideale di un amore fiabesco, sognante e i turbamenti dell’anima che bruscamente possono far dissolvere questa immagine.

Come è avvenuta la produzione di questi brani?
Fiori Di Lago è stata la nostra creatura, che abbiamo visto nascere e crescere negli ultimi due anni. La produzione è avvenuta in modo artigianale. Carlo ha un home studio dove abbiamo scritto i pezzi, registrato le voci, gli strumenti e steso tutti gli arrangiamenti. Ci siamo rivolti all’esterno per le performance della batteria, suonata e registrata da Marco Rovinelli, che con la sua esperienza ha portato le sezioni ritmiche dei nostri pezzi ad un livello che per noi non era pensabile. Ci siamo appoggiati a due studi, l’APE Sound Studio e il VDSS Recording Studio, rispettivamente per le fasi di mix e mastering. Vogliamo in particolare ringraziare Leonardo Metz, Mattia Frattari e Filippo Strang, che con la loro sensibilità hanno cesellato e pulito l’energia grezza delle nostre canzoni.

Il vostro videoclip è firmato da Elettra Orlandi, figlia di Pietro e nipote di Emanuela. Come è nata questa collaborazione?
Carlo ha conosciuto Elettra Orlandi tramite altri progetti a cui hanno lavorato assieme. È un’artista dalla grande sensibilità e ci sono piaciuti molto i suoi lavori. Ci è venuto naturale pensare a lei. Oltre al video di Io Sono Ovunque ha realizzato un bellissimo lyrics video per Labirinto e tutte le animazioni per i brani di Fiori Di Lago che trovate su Spotify. Menzioniamo anche Miriam El Askandrany, bravissima illustratrice che ha realizzato la copertina floreale di Fiori Di Lago, sul cui lavoro si sono basate molte delle animazioni di Elettra Orlandi per questo progetto.

Avete mai pensato di partecipare a un talent?
Abbiamo provato a sostenere i casting per xFactor in due diverse occasioni ma riteniamo che quello televisivo, ed in particolare dei talent show, sia un mondo estraneo a noi e in cui probabilmente la nostra musica risulterebbe fuori contesto.

Che momento musicale sta vivendo Roma? Trovare locali o posti dove suonare è facile?
In questo periodo Roma sta sicuramente vivendo un momento di grande fermento musicale, con tanti artisti che vengono fuori. Ci sono inoltre tanti eventi e tante iniziative dedicate alla nuova musica indipendente. Il focus di una buona fetta di pubblico e degli organizzatori è senza dubbio incentrato su generi come il rap, la trap e il pop ma noi speriamo di arrivare a più persone possibili con la nostra musica e come abbiamo detto prima già avere un riscontro è una grandissima soddisfazione. Al momento non abbiamo un’attività live particolarmente strutturata. Stiamo lavorando e siamo alla ricerca del modo più efficace per portarvi uno show coinvolgente e che valorizzi la nostra musica. Speriamo di potervi incontrare presto sotto al palco di un nostro concerto.

Cosa vi augurate per il futuro?
Per il futuro ci auguriamo di continuare a scrivere tantissime nuove canzoni e che la nostra arte cresca sempre di più. Ci auguriamo inoltre che la nostra musica possa essere ascoltata da più persone possibili e che il nostro messaggio si diffonda. Non vediamo di farvi ascoltare le nuove canzoni a cui stiamo lavorando!

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