Intervista alla band romana Overcardano: «Il nostro segreto è l’amicizia che ci lega»

Overcardano

“Dimmi si!” è il nuovo singolo della band OVERCARDANO, disponibile dallo scorso 22 giugno. Dopo due singoli di matrice rock and synth la formazione romana pubblica una ballad in cui però ancora una volta i riff delle chitarre e i suoni del synth sono sempre in primo in piano. Li abbiamo raggiunti per porre loro qualche domanda su questa nuova uscita.

 

È uscito “Dimmi Si!”, il vostro nuovo singolo. Qual è stato il momento in cui avete deciso di trasformare in musica tutti questi pensieri sull’amore vero?
Sia il testo del brano che la parte della stesura degli accordi erano già presenti. Abbiamo fatto un lavoro, come sempre accade per la nostra band, di affinamento e scelta dei suoni. Su questo tema Gianluca è molto metodico e accurato, lui proviene dal mondo della musica elettronica e ha un orecchio particolarmente “attuale” in tema di suoni e sonorità. Come diciamo sempre, le versioni iniziali delle nostre canzoni differiscono in modo quasi eclatante dalle versioni finali. Infatti, l’intervento di ognuno di noi, con la propria sensibilità musicale e con le proprie caratteristiche, contribuisce a far sì che il prodotto finito sia una vera e reale collaborazione collettiva.

Il videoclip è veramente bello, si può definire un’opera d’arte. Come è nata la collaborazione con Manuela Aramu che ha disegnato i due protagonisti?
Conosciamo Manuela Aramu da alcuni anni e abbiamo sempre apprezzato il suo talento. Manuela è una creativa con esperienza nel mondo dell’illustrazione digitale e della creazione di contenuti per i social, già autrice di varie copertine di libri, illustrazioni per blog. Per il nostro videoclip si è cimentata nella realizzazione di un video animato 2D. Lei ha saputo creare questi due ragazzi, i protagonisti della storia raccontata nel video, e ha disegnato i vari sfondi che raffigurano i monumenti e le vie più importanti di Roma. A fare da sfondo ai due ragazzi, infatti, compaiono il Colosseo, l’arco di Costantino, la statua di Marco Aurelio, la colonna Traiana e il Pantheon, fino a scorgere alcune scene ambientate a Piazza San Pietro, Castel Sant’Angelo, Piazza Navona e Fontana di Trevi. La città di Roma eterna è sicuramente il testimonial ideale per una storia d’amore senza tempo come questa.

Scrivete per necessità interiore o per avvicinarvi al vostro pubblico?
La fiamma iniziale che scatena il processo creativo è sicuramente la necessità interiore, ma soprattutto la passione per la musica che ci accomuna. Abbiamo un’idea molto personale e particolare sul concetto di creazione dei brani, siamo convinti infatti che tutto già esista nel mondo delle idee o dell’iperuranio, tanto per citare Platone. Ogni artista è una sorta di medium che attraverso l’ispirazione si proietta in questa dimensione e da lì preleva i tesori della creatività che in realtà già esistono. Quindi musica e parole già esistono ed il grande artista è colui che si sintonizza sulle melodie più belle e sulle parole più poetiche. Ci piace definire il nostro modo di scrivere una “scrittura medianica” proprio per questo motivo.

Attualmente è difficile pubblicare un disco, un singolo o un videoclip?
Beh, ad essere sinceri oggi i musicisti hanno accesso a molteplici strumenti che prima non avevano. Non ci riferiamo solo ai social che oggi ti consentono di raggiungere un numero elevatissimo di persone, ma pensiamo soprattutto ai programmi per registrare, mixare e masterizzare i brani. Circa 10/15 anni fa, queste operazioni erano ad esclusivo appannaggio dei grandi studi di registrazione. Oggi un buon suono finale, che possa essere “passato” in radio, ascoltato sulle piattaforme musicali come Spotify o Youtube, può essere realizzato senza ricorrere ai mega studi. Noi oggi siamo una “terra di mezzo”. Gran parte del lavoro viene svolto in autonomia ma poi ci appoggiamo a studi professionali per il mixaggio e la masterizzazione finale. In genere questi due processi, cioè mixaggio finale e masterizzazione, sono seguiti da Gianluca che si occupa di questi due processi fondamentali per la chiusura di un brano. Fabrizio invece cura più direttamente la sezione ritmica, scrivendo le partiture per il basso e la batteria.

Oltre alla giusta promozione da dare a questo nuovo brano cosa vi aspetta nell’immediato futuro?
Siamo attualmente in piena fase promozionale ma contemporaneamente siamo già al lavoro sui nuovi brani. Il bello di questo progetto è proprio quello di potersi godere “il viaggio musicale”. Stare tra noi, ragionare, lavorare sulle canzoni, sperimentare nuove soluzioni musicale crediamo sia davvero una delle cose più belle.

 

 

 

 

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