The Things We Hide è un progetto dalla doppia dimensione: quella del trio, condotto da due voci, una maschile, l’altra femminile, e dal sound spiccatamente elettronico e quella del collettivo musicale, in cui sono conversi stabilmente musicisti e coreuti originariamente legati alle performance live del gruppo nucleare.
Il nuovo brano, il cui testo è essenzialmente il monologo d’un abile affabulatore, è scritto e arrangiato da Jacopo La Posta, voce e tastiere e Marco Germani, alla chitarra acustica ed elettrica, ed è eseguito da una inedita formazione che coinvolge vecchie nuovi membri del collettivo, quali Sofia Bonardi (cori), Anna Campisi (cori e seconda voce), Ivano Bonizzoni (basso), Cristiano Sacchi (mixaggio) e il nuovo entrato Riccardo Marino (batteria).
Lost above the clouds è un singolo dal carattere dominante pop rock, ma dal variegato novero di influenze, che vanno dai Fleetwood Mac, inevitabilmente richiamati dal duo di voci simultanee La Posta-Campisi e dai crescendo strumentali, all’alternative rock degli Incubus, che riecheggia nelle atmosfere eteree, scandite da percussioni ritmate e intermezzate da riff di chitarra elettrica distorta.
Il singolo ha nel complesso degli elementi compositivi interessanti, specialmente nei barocchi cambi di registro melodico, tuttavia la durata di oltre quattro minuti costringe il nastro della struttura minima del brano a riavvolgersi praticamente uguale a se stesso, imprimendo una certa ripetitività persino alle intuizioni piacevoli della prima parte.
L’artwork di cui è corredato il singolo è opera di Elisa Collimedaglia.
Link Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/52CSokE6IXQNQatS7Ev7P7
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