“Hotel de l’Univers”di Enzo Moscato: una nuova edizione con due brani interpretati da Enzo Gragnaniello

L’omaggio di un grande drammaturgo al mondo del cinema che, con la direzione musicale di Pasquale Scialò, nella stagione 2003-04 inaugurava il Teatro Stabile di Napoli: ora con due brani interpretati da Enzo Gragnaniello e in copertina un dipinto di Mimmo Paladino 

In uscita per Squilibri il 24 gennaio 2025  anticipato in radio da “Toledo Suite” con Enzo Gragnaniello 

A vent’anni dalla fondazione del Teatro di Napoli e a un anno dalla scomparsa del grande drammaturgo, Squilibri ripubblica in una nuova veste Hotel de l’Univers di Enzo Moscato con l’intento di evidenziare l’originalità di un “teatro-canzone” in cui la musica è una componente fondamentale e non più soltanto un mero commento sonoro a margine di un racconto che potrebbe svolgersi anche in sua assenza.

Con scritti introduttivi di Roberto Andò, Pasquale Scialò e Claudio Affinito, la nuova edizione, promossa dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale d’intesa con la Casa del Contemporaneo e con la Compagnia Enzo Moscato, è arricchita, in copertina, da un dipinto di Mimmo Paladino e da altri due brani re-interpretati daEnzo Gragnaniello: un omaggio che, a loro volta, i due artisti hanno voluto rendere a un indimenticabile protagonista di una cultura radicata a Napoli ma capace di esprimere istanze universali.

Con Hotel de l’univers Enzo Moscato inaugurava, nel 2003, il Teatro Stabile di Napoli, ma allo stesso tempo offriva una rappresentazione della sua, personalissima, idea di teatro che si declinava in una straordinaria forma di esuberanza artistica, capace di includere ogni altra espressione culturale, dalla filosofia alla canzone, dalla pittura al cinema: un’idea “impura” di teatro che rispondeva alla vocazione della neonata istituzione teatrale che, a sua volta, intendeva muoversi verso una proposta altrettanto multiforme e versatile.

Nella sapiente drammaturgia dell’opera, allestita con la complicità e la direzione musicale di Pasquale Scialò, le canzoni delineano una fitta trama di rimandi dai quali è impossibile prescindere perché danno corpo e forma alla stessa “educazione sentimentale” dell’autore, maturata in una sala cinematografica popolare, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. La suggestione irresistibile delle musiche di autori come Nino Rota e Nicola Piovani, opportunamente rivisitate, rimandano così alle grandi pellicole cui sono legate, da Federico Fellini a Luigi Magni, mentre i brani originali, a firma congiunta Moscato-Scialò, esplicitano questa mappa sentimentale di ricordi e visioni con omaggi ad altri grandi autori, da Charlie Chaplin a Wim Wenders, fino alla diva per eccellenza, Marilyn Monroe. Di canzone in canzone, si precipita così in una vertigine di immagini che come per miracolo sembrano materializzarsi sotto gli occhi ma per il tramite del solo udito, in una commossa celebrazione del cinema e di ciò che ha rappresentato per diverse generazioni. Presi nel vortice di queste trasfigurazioni, si ha così l’impressione di sedere accanto a quell’adolescente avido di vita e cultura, in quella sala dei Quartieri Spagnoli, il cinema Cristallo, a pochi passi dall’Hotel de l’Univers, detto anche Albergo dell’Allegria, che ha poi dato il nome a tutto il progetto.

Anticipato per radio dal singolo Toledo Suite, nell’interpretazione di Enzo Gragnaniello, Hotel de l’univers, edito da Squilibri, sarà nei negozi e sulle piattaforme digitali a partire dal 24 gennaio.

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