Marco Germani pubblica il suo secondo album solista completamente autoprodotto, intitolato “N.D.E”, acronimo per “Near Death Experience”, letteralmente “Esperienza Pre-morte”. Cosa aspettarci dunque da un album con un titolo simile, se non atmosfere gotiche e sonorità tenebrose e misteriose? Questo è esattamente ciò che l’album ci propone: le dodici tracce sono un modo per approcciarci al viaggio che tutti dovremo intraprendere nel futuro (quello verso l’aldilà), ma permettono anche un viaggio dentro se stessi, alla ricerca della speranza dopo un momento di oscurità. Tanti diversi generi condensati in 12 brani, i quali dimostrano la poliedricità dell’autore. Ciò che accomuna tutte le canzoni però è la sensazione di disperazione e angoscia, che si esplica in “Welcome to afterlife” (che si apre leggermente in sordina, grazie alle sonorità noise-ambient per poi trasformarsi in potenti note elettroniche), oppure in “Facin’death”, che fonde metal ed elettronica. Le canzoni rimanenti sono per lo più rock, con una particolare attenzione per il suono delle chitarre elettriche, strumento prediletto dall’autore, essendo anche insegnante di chitarra.
“N.D.E” è un album che difficilmente appassiona coloro che non sono già interessati al genere, a causa delle tematiche affrontate (come la morte o la paura) e dei sound decisamente estremi anche per i fan, tuttavia è proprio questo che rende l’album interessante e diverso dagli altri lavori.
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