In uscita il 23 Marzo per l’etichetta iMusician, con la fedele collaborazione di Michele Postpischl (Ofeliadorme), il disco di Andrea Lorenzoni “Mondo club” è la firma solista del cantautore nel mondo discografico italiano. Autografo che è destinato a lasciare il segno per incisione e credibilità, per stile e coraggio.Un album che schiera in campo molti personaggi, ritratti meticolosi di stagioni dell'anima, circostanze sociali, convergenze esistenziali. Volti che diventano pretesti narrativi di una scrittura pregiata, che rivela una verità di fondo: si sente molto apertamente che Andrea Lorenzoni è prima di tutto poeta, abile conoscitore del peso inqualificabile delle parole, prima che essere un valido musicista. Il viaggio inizia con “Compagna con figli”, brano che tratteggia, con la sua atmosfera, una raffigurazione non equivocabile nella quale la voce è presente con forza e personalità. La svolta iberica, nel cantato, si palesa con grande charme, con tatto e colore timbrico gradevoli. In “Canzone”, singolo estratto, l’artista si affianca ai cantautori più raffinati, al Gazzé che si prende una pausa dalle bizzarrie istrioniche, all'Omar Pedrini più focalizzato. Similitudini che tuttavia non tradiscono un’originalità indiscutibile, aperta alle meravigliose incursioni arabeggianti del sitar e dell’armonium che fanno vorticare il cuore come un derviscio.
Le pulsioni autobiografiche de “La stagione estiva” si spennellano su armonie composte con maestria, il disco allena lo sguardo a diverse prospettive, ribaltando ogni arroganza culturale e ogni ristrettezza emotiva. I brani, nonostante siano intrisi di un’orecchiabilità che gioca a loro indiscutibile favore, non sono mai tormentoni, poiché non peccano mai di superficialità, persino la raggiante “Balla più che puoi”, pur invitando al movimento, pur suggerendo ancheggiamenti aggraziati, rimane una traccia sensata e piacevole. Come accade in “Settembre” o in “Il nostro prato” si ascoltano storie senza mai avvertire il rischio di un appesantimento borioso, le melodie si aprono fecondanti, l’artista è “padrone di sé stesso” nella sua onniscienza poetica, richiama al canto fine di Mario Venuti, in una ricercatezza inseparabile dalla sua orgogliosa veste pop. Una padronanza, quella del cantautore bolognese, che si ritrova soprattutto nelle testualità, per le quali il talento si trasforma in cane-leone, a sorvegliare che alle melodie giungano soltanto i più attenti, i più rispettosi, coloro che scalzando l'animo e preparandolo, riescono a godere appieno delle innumerevoli sfumature. “Mondo club” è quindi un disco che aziona dinamiche aperte alla condivisione senza termoventilanti: il vento lo muove la voce calda di Andrea, le emozioni le raggiungono cupidamente le trame sonore affascinanti e ottimamente elaborate (un esempio su tutti? La splendida “ L’introverso canta”). L’individualità di Andrea è simile al luogo di Cafarnao, è uno spazio sacro che rifiuta ogni conversione mantenendo intatta la sua qualità di cantautore libero.
Tracklist
1. Compagna con figli
2. Canzone
3. La stagione televisiva
4. Balla più che puoi
5. Il nostro prato
6. Libertà
7. Settembre
8. L'introverso canta
9. Lucia
10. Pioggia
11. Una generazione
12. Tu dove sei
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