“Io sono la tua famiglia”: con queste parole pronunciate in un italiano ancora zoppicante Lady Gaga si è mostrata al pubblico italiano il 18 Gennaio 2017 al Mediolanum Forum di Milano per l'unica tappa nel nostro Paese del Joanne World Tour. E “Famiglia” è stato il concetto trainante, come ripetuto più volte dalla cantante al pubblico. Un po' perché questo ultimo album (intitolato appunto “Joanne”, uscito il 21 Ottobre per Interscope Records) vede Lady Gaga in una veste meno sgargiante, come se la si stesse spiando dallo spiraglio di una porta mentre si muove nella sua camera da letto, un po' perché l'artista stessa ha ribadito più volte di aver mostrato con questo album il suo lato più intimo e personale, celebrando le radici della sua famiglia (in un'intervista lasciata qualche giorno dopo l'uscita ha infatti detto:”In questo disco sono la figlia di mio padre, la sorella di mia sorella, l'amica dei miei amici”), un po' perché la sua stessa famiglia era presente allo show di Milano (al completo,persino con alcuni cugini siciliani conosciuti per la prima volta il giorno precedente e venuti a celebrare le doti della talentuosa parente).Ttutto questo ha reso gli ultimi mesi della carriera di Lady Gaga, compreso lo spettacolo della scorsa sera, ancora più speciali ed emozionanti.
Dopo una pausa di quasi tre mesi dalle esibizioni, dovuta a dolori fisici, Miss Germanotta è tornata in pista per promuovere il suo ultimo lavoro in studio, che l'ha vista cavalcare l'ondata country che negli ultimi due anni sta travolgendo il mondo del pop (oltre a Gaga anche Miley Cyrus e Kesha hanno intrapreso questa virata di genere e ultimamente sembrerebbe che anche Justin Timberlake si stia dando al classico genere americano). Tuttavia, nonostante Lady Gaga abbia sfoggiato cappelli da cowboy per tutta la serata, lo show non ha deluso le aspettative dei fans, abituati a performance nel mezzo fra pop, elettronica e rock and roll. Oltre a qualche accordo strimpellato sulle note della title track “Joanne”, lo show è stato una vera e propria celebrazione dei successi di Gaga, agghindato perfettamente con coreografie memorabili e avanzate tecnologie ingegneristiche per il design del palco.
Lo spettacolo si apre sulle note di “Diamond heart”, una delle tracce più apprezzate del suo ultimo album, con la cantante in cima a un enorme parallelepipedo illuminato da led. Dopo “A-Yo”, Lady Gaga sorprende il pubblico con la hit che ha segnato l'andamento della sua carriera, elevandola da artista emergente a superstar riconosciuta globalmente: “Poker face”. A questa segue “Perfect illusion”, durante la quale sul palco rimangono solo Mother Monster e la band, in uno scambio coinvolgente fra performer e pubblico in delirio.
Un inizio carico per uno show che non lascia neanche un attimo per respirare. Fiamme vere e fuochi d'artificio non smettono mai di colorare il palazzetto, mentre l'artista americana mostra tutte le qualità della sua voce e le sfumature della sua immagine. Grintosa e sfacciata un attimo, sensuale e femminile quello dopo, lasciando sempre gli spettatori in attesa di un nuovo cambiamento. Quello che però rimane sempre una costante negli show di Lady Gaga è la sensazione di appartenenza e accettazione, esplicato soprattutto grazie ai discorsi riguardo all'uguaglianza e alla compassione che rendono unici i suoi live. “Famiglia” è veramente il termine adatto per descrivere quell'ammasso di piccoli mostri che ogni sera riempono gli stadi per la loro beniamina. Un insieme di 10000 voci stonate che cantano all'unisono versi di liberazione e amore, come durante la performance acustica di “The edge of glory” o durante “Come to Mama” o “Born this way”. Nulla dà più appagamento a un cantante che vedere i principi espressi nei propri testi riflessi negli occhi di chi lo sta guardando da sotto il palco, e ancora una volta (come durante i 44 show precedenti alla tappa italiana) il pubblico ha saputo celebrare adeguatamente la propria artista di riferimento.
Dopo aver messo anche a questo show la propria firma cantando “Bad Romance”, quella che per sempre rimarrà la canzone che ha definito chi è Lady Gaga, l'artista si è esibita con “The cure” (il “singolo perduto”: rilasciato a sorpresa lo scorso aprile, ha raggiunto le vette delle classifiche senza la minima promozione o video. Forse un'altra prova della rilevanza che Lady Gaga mantiene nel contesto musicale mondiale?). Prima di esibirsi con questa canzone ha letto una tenera lettera lanciata audacemente da una fan presente nel parterre: l'abbraccio intimo fra Gaga e la ragazza (nonostante le migliaia di persone attorno a loro) definisce ancora una volta il grado di umanità che contraddistingue questa popstar, distinguendola dal resto delle altre celebrity.
L'ultima canzone prevista dalla scaletta è stata “Million reasons”, ultima hit in ordine cronologico della cantante, la quale si è mostrata sul palco indossando un body firmato Donatella Versace (anche lei presente fra il pubblico), creato apposta dalla casa Versace per la serata milanese. Inutile descrivere i cori che hanno continuato a risuonare fuori e dentro il palazzetto anche dopo la chiusura dello show.
Molto spesso Lady Gaga è stata paragonata come performer a Madonna, Beyoncé o Britney Spears, ma la verità è che gli show di Gaga sono qualcosa che trascende i canoni della musica pop e finché non si assiste a uno di questi non si è in grado di comprendere il dono di avere un'artista del suo calibro nel panorama musicale moderno. Non necessita di scenografie esagerate o di rasentare la perfezione: un pianoforte color arcobaleno e un cappello da cowgirl sono sufficienti per dimostrare l'incredibile talento che l'ha portata a cavalcare i palchi più imponenti del mondo. Se a questo aggiungiamo anche un messaggio di speranza verso le nuove generazioni e un pubblico disposto a tutto pur di ascoltarla, otteniamo la formula perfetta per ottenere la performer che ha plasmato la discografia moderna e ha predisposto delle nuove regole per fare spettacolo. Forse “Joanne” non è stato l'album che ha sfornato il maggior numero di hit della sua carriera o quello che ha colpito le masse come i precedenti album (“Born this way” e “The fame monster” in primis), ma una cosa è certa: quando si pone il carisma, la determinazione e il talento caratteristico di un'artista come Lady Gaga al centro di un palco, anche “Fra Martino campanaro” diventerebbe un inno in grado di scuotere e far saltare per due ore il pubblico in delirio.
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