“Abbiamo contagiato il mondo” (Maqueta Records / Artist First) è il nuovo singolo di Fernando Alba. Si tratta di un brano – scritto e composto dallo stesso artista – che racconta una storia travolgente e affascinante, vissuta nel difficile ed attuale contesto pandemico. Il cantautore ci ricorda che “il mondo sei anche tu”, siamo noi e le nostre persone più care. Un messaggio d’amore, di solidarietà, racchiuso in una poetica raffinata e romantica, dalle atmosfere natalizie. La canzone è influenzata da sonorità indie/blues, contornata da cori gospel e sintetizzatori anni ‘80, senza lasciare il regno del rock, territorio su cui da un po’ di anni Fernando Alba ha piantato le radici della sua carriera artistica. Lo abbiamo raggiunto per porgli qualche domanda.
Come nasce il brano “Abbiamo contagiato il mondo”?
“Abbiamo contagiato il mondo” nasce dal cuore! Dall’esigenza di ricordare che l’amore fra le persone, la solidarietà, l’umanità, è fondamentale nella nostra vita sempre, ma soprattutto in un periodo come questo. Oggi ammalarsi e stare a casa, sono sinonimi di solitudine ed abbandono. Questa canzone vuole trasmettere principalmente un messaggio di speranza. L’amore esiste e bisogna avere il coraggio di esprimerlo ogni qual volta lo sentiamo e lo proviamo e di tornare a dire Ti Amo dando il giusto peso a questa parola, crederci fino in fondo se si ama davvero. In questo brano ho cercato di raccontare anche una storia, lasciando scorrere libero il testo con il suo senso poetico. Nonostante le tante contaminazioni di genere, ho cercato di non perdere il tratto della mia mano creativa, il mio modo di scrivere, di narrare, di cantare fino allo sfinimento, di cercare l’emozione. È un brano che conserva la mia essenza rock, alleggerito dai cori Gospel e le atmosfere Natalizie. Spero vi piaccia!
– Uscirà anche un videoclip, nonostante il periodo complicato per le riprese?
Me lo auguro, ma al momento non è la priorità. Mi piacerebbe farlo ma dobbiamo fare i conti con questo periodo e con gli sforzi economici da sostenere. Già in periodi normali è difficile per noi artisti, di questi tempi è davvero tosta. Io ho in mente la sceneggiatura, e non vi nascondo che sto cercando l’attrice protagonista. Se le cose dovessero migliorare, gireremo altrimenti aspetteremo tempi migliori.
– Stai già lavorando ad altri brani? Se sì, vuoi anticiparci qualcosa su tematiche e sonorità?
Saranno in totale nove canzoni, dedicate alle più attuali problematiche del nostro tempo, partendo dal mondo in cui viviamo, fino alle viscere della nostra emotività. Una poetica essenziale e ricercata, tra l’ermetico, l’ironico e l’onirico. In ogni canzone, mi piacerebbe accompagnare l’ascoltatore in un viaggio attraverso l’eleganza e la complessità delle mie melodie e armonie. Sarà un album narrativo come i precedenti; si rivolgerà a noi come Popolo, unito e coinvolto nella difficoltà di trovare soluzioni ai gravi problemi sociali e mondiali. Un progetto cantato a gran voce, come quella che abbiamo tirato fuori sia io e il coro su “Abbiamo contagiato il mondo”. In questo nuovo album, oltre la narrazione, c’è l’invito a riflettere, si alternano storie di vita vissuta ad argomenti di cronaca che ci vedono tutti protagonisti, nessuno è escluso. Anche queste nuove canzoni sono scritte da me, cercherò di essere innovativo nelle strutture e nel modo di trattare gli argomenti. Con questo terzo e fondamentale album per la mia carriera artistica, cercherò di non cadere nel pop commerciale, ma voglio arrivare a tutti, e invito tutti a seguirmi a provare a vedere il mondo con occhi diversi, ma anche a chiuderli per perdersi in se stessi. Intanto godiamoci “Abbiamo contagiato il mondo”.
– Quali sono gli artisti che influenzano la tua produzione musicale?
Non c’è nessuno! Purtroppo o meno male, se sentirai il nuovo singolo, ma anche il precedente, io sto completamente da un’altra parte. Magari ci fossero, mi piacerebbe, ma attualmente non c’è granché che mi piaccia davvero. L’ultimo lavoro che ho apprezzato è l’ultimo di Samuele Bersani. Mi piacciono i grandi classici, De André, De Gregori, Guccini, Lucio Dalla, aggiungo Brunori Sas, ma nessuna influenza, li apprezzo per quello che hanno fatto e che, chi è in vita, farà.
– Invece un artista con cui ti piacerebbe duettare o comunque un sogno nel cassetto
Duettare con qualcuno non saprei dirti, io sono molto lontano da quel che passa al momento in tv e per radio. Mi piacerebbe invece scrivere per Dolcenera, Irene Grandi, Fiorella Mannoia, Tosca, ma anche più giovani come Noemi, Annalisa, Amoroso, Francesca Michelin, tutte donne sì, perché quando loro dicono una cosa io ci credo sempre. Fra i sogni nel cassetto c’è scrivere e dirigere un film e prima o poi fare un libro.
You must be logged in to post a comment Login