Torna sotto i riflettori Marco Fantin, in arte Emmeffe, col nuovo singolo, che è ancora una volta un viaggio sonoro morbido e intenso.
“Rebirth” è una canzone in cui si può nuotare dentro, perdendosi nella sua metrica continua e nella sua forma destrutturata. Il progetto di “rinascita” proprio del titolo, accompagnato dai suoni vellutati e omogenei, suona più come una corrente che ti trasporta dentro di sé, che come un impegno volontario, e l’ascolto ne trae un grande giovamento.
L’inizio, affidato quasi esclusivamente alle percussioni, prepara molto bene l’ascoltatore all’apertura dei synth subito successiva, e da lì il brano scorre in discesa fino alla fine, senza punti deboli, sempre interessante, strizzando l’occhio, soprattutto sul finale, alla synthwave, senza però cadere nella trappola della caricatura degli anni ’80, ma anzi cavalcandone sapientemente il limite, il filo.
C’è poco da aggiungere su “Rebirth”, un singolo che funziona, e che conferma la capacità dell’artista di Vercelli di passare dal Rock “nudo e crudo” dei suoi progetti precedenti, di cui era chitarrista, alle sonorità elettroniche interamente composte sui synth, e ciò gli vale, da parte nostra, ancora un plauso e un in bocca al lupo.
Link streaming su Spotify:
https://open.spotify.com/track/7yCq9nUVeUzvYj0Ugjtw5H
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