Buongiorno Frank, grazie di essere qui con noi! Entriamo subito nel vivo di questa intervista: The scar needs time, il nuovo attesissimo disco dei tuoi The Dolly’s Legend. Ce ne vuoi parlare nel dettaglio?
Ciao, grazie a voi. Scar è stato un lavoro che è cominciato a nascere concretamente nel 2020, prima della pandemia c’erano già più della metà delle canzoni pronte, poi ovviamente ciò che è successo ha influenzato le ultime composizioni (l’ultima in assoluto è stata Home) e l’andamento generale dell’album. Volevo un album più “rozzo” rispetto a Wolves’ Songs, anche più estremo se vogliamo e il fatto che in questo lavoro sia presente la band in tutti brani lo dimostra ed è stato molto molto bello, anche perché i ragazzi della band sono fantastici! La pandemia non ha aiutato l’andamento veloce nelle registrazioni fra una chiusura e l’altra… ma quello che ci siamo sempre detti è che ci deve volere il tempo che ci vuole e che uscirà quando è ora: così è stato! La cosa buffa, riascoltandolo, è che molti brani possono essere benissimo associati al periodo Covid quando in realtà sono stati scritti prima… a dimostrazione che non era tutto rosa e fiori fino al 2019 anche se adesso pagheremmo per tornare a quel periodo!
Anche il cover artwork di questo compact disc non lascia indifferenti, quale messaggio nasconde?
Semplicemente e banalmente un ritorno alla normalità che tarda ad arrivare. La bimba in copertina, che è mia figlia Flora, gioca in un prato da sola e non con gli altri bimbi. L’immagine della bimba è anche un simbolo del fatto che, alla fine, i più colpiti psicologicamente da questo periodo sono stati proprio loro. Questa cicatrice a cui serve tempo per guarire (the scar needs time) una volta guarita se la porteranno con loro per tutta la vita. E anche noi.
L’album è stato preceduto dal singolo e video Freedom: un titolo quanto mai attuale di questi tempi o sbaglio?
Sì anche se, come ho detto prima, Freedom fa parte di quelle canzoni scritte prima della pandemia. Si è attualizzato tantissimo strada facendo. Comunque è una riflessione su che cos’è veramente la libertà per me: dire sempre ciò che si pensa, non aver paura di fare cose che possono non piacere, non provare vergogna quando non importa, eccetera. È stata impostata più sul fatto di libertà mentale poi, ripeto, si è attualizzata al cento per cento perché questo periodo storico è stato molto duro psicologicamente per tutti.
Rock e Blues sono le basi portanti del vostro sound, ma la sperimentazione non vi spaventa vero?
Mai aver paura di sperimentare! Se non esci dai confini puoi precluderti certe possibilità che potrebbero essere veramente forti. Potrebbero anche rivelarsi brutte o non piacere ma almeno si rischia. Il rischio di cambiare è una cosa che vedo sempre meno nei musicisti. Cambiare non è neanche il termine giusto… farsi influenzare meglio! In Scars c’è un accenno di funky in Secret (almeno queste erano le intenzioni) e c’è una forte influenza metal in un paio di brani… un genere che non avevo mai considerato molto in passato ma che ho ascoltato moltissimo durante la composizione e la produzione di questo album. Con Wolves’ Songs, l’album precedente, abbiamo provato un po’ di psichedelia e gospel… ultimamente sto ascoltando moltissimo Miles Davis e John Coltrane… vediamo cosa succederà più avanti!
Si parla di un making of, riguardante questo ultimo lavoro, di prossima uscita: puoi svelarci qualcosa in più?
Sì, sarà una serie di video dove racconterò il lavoro di Scar dalla A alla Z: produzione, registrazione, mixaggio e mastering. Idea pre produzione, tecniche microfoniche, sessione di mixaggio e alltre curiosità. Parlerò a ruota libera perché sono argomenti a cui tengo moiltissimo. Spero di fare cosa gradita soprattutto per chi, come me, ha questa passione, è anche un modo di confrontarsi e scambiarsi idee con le persone. Sono proprio curioso di vedere come reagiranno gli spettatori…
Siete notoriamente una band molto attiva a livello di live, come si prospetta questo nuovo tour?
Faticoso… purtroppo nel senso di trovare date! È un periodo difficile, si sa… ma stiamo lavorando per concretizzare date. Sono positivo che qualcosa quest’estate porteremo a casa poi sarà tutta in discesa: il più è partire.
Grazie ancora per la tua disponibilità, a te la conclusione!
Grazie a voi di Standout per l’opportunità di questa intervista e grazie a te che sei arrivato fino qui a leggere! Ti invito ad ascoltare l’album se non l’hai già fatto e spero che ti piaccia! La nostra pagina Facebook (www.facebook.com/thedollyslegend) è sempre aggiornata. Grazie ancora a tutti e ascoltate buona musica 🙂
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