Quattordicesimo album della icon-band del brit-pop anni '80 per eccellenza, uscito l'11 settembre 2015 e frutto di un lungo e intenso lavoro in studio ricco di collaborazioni prestigiose, prodotto da Mr. Hudson e Joshua Blair. Un album prettamente dance, dove Nick Rhodes e la sua instancabile ricerca di sonorità evocative la fanno da padrone. Apre “Paper Gods” che ha come ospite la voce di Mr. Hudson, un hit-single azzeccato anche se un po' banale; a mio parere i pezzi migliori rimangono “Pressure Off” (feat. Janelle Monàe and Nile Rodgers) e “Face for today” (ricorda i primi album della band, “Girls on Film” -1981 e “Seven and the ragged tiger”-1983) ma anche “What are the chances?” e “Only in Dreams”, che vedono John Frusciante (ex-Hot Chilli Peppers) alla chitarra (presente anche in “The Universe Alone”), meritano attenzione.
“Paper Gods” non rimarrà certo nella storia, ma si ascolta volentieri soprattutto perché la voce di Simon Le Bon risulta essere una delle migliori voci maschili di matrice europea della scena pop che ci è rimasta. Stenderei un velo pietoso sulla cover dell'artista Alex Israel (“Sky Backtrop”) che rappresenta attraverso icone, per esempio le labbra dipinte da Patrick Nagel per l'album “Rio”-1982, la storia della band: semplicemente inguardabile.
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