Per Garrincha Dischi, con la produzione artistica di Alberto Cazzola, è uscito il nuovo album di Edo e i Bucanieri dal titolo “Canzoni a soppalco”. Dieci brani che corrispondono a dieci storie, sostenute da una scrittura cinematografica che incornicia vizi e virtù dei nostri tempi: l’amore inibito dalla timidezza in “Dai ragazzo dai ragazza”, quello sognatore in “Cuore mio” e quello ancora ammalato di bovarismo in “Corri”. Un disco, quello di Edoardo Cremonese, senza interiezioni che diano particolare slancio o appesantiscano il contenuto: le tracce si concatenano con una staffetta piacevole di influenze reggae, pop autoriale, scarabocchi di elettronica sommessi e rimandano a personalità diverse (si accenna a Rino Gaetano, al timbro di Bianco, ma anche al jazz dei Roy Paci & Aretuska, con sprazzi di Of monsters and Men sino ai Simply Red). Le rifiniture volutamente vintage (su tutte “La Balera”) diventano scenari a cui è facile affezionarsi, come fossimo in sella a una vespa nonostante la cornice rischi in più occasioni di perdere il baricentro arzigogolando. Alla fine dell’ascolto rimane ferma un'impressione: si è di fronte al talento, ancora da elaborare al meglio, di un progetto ben costruito, capace di confezionare un piccolo gioiello come la straordinaria “Kimono” e un capolavoro di arte visiva con la copertina a cura di Kenny Random.
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