Ogni tanto serve ristoro anche per i nostalgici, quelli che non si rassegnano all’appiattimento musicale, quelli che hanno bisogno di un porto sicuro quando nel mondo là fuori l’ispirazione e la condizione emotiva sembrano scemare giorno dopo giorno. Serve riascoltare i suoni che hanno segnato un’epoca ricca di forza musicale, magari su composizioni nuove, magari su quelle di Emmeffe.
Il compositore di Vercelli ha un passato noto nel mondo della musica, la collaborazione con gli Arcansiel, e la band Infrared di cui è stato fondatore, miste alle altre varie esperienze, hanno fatto di lui un musicista fine e di buon gusto.
“Discovery” è un singolo efficace, costruito alla perfezione sulla bisogna, con una scansione dei momenti a dir poco azzeccata. Il brano inizia con un synth “ambientale”, un tappeto di suoni che introducono all’atmosfera che il brano sarà pronto a sviluppare. Con grande finezza, l’immancabile cassa in quattro non entra subito e comunque lo fa dopo i “clap”, che forti della loro scansione ritmica, le lasciano uno spazio ben definito nel momento dell’entrata. I momenti cadono in modo perfetto: il crescendo creato dalle entrate sfalsate degli strumenti, l’alternanza di tensione e rilascio, sono un bagno caldo di maestria compositiva. Il tema principale ci riporta alla synth-wave degli ’80/’90, complici i suoni analogici e radicati nelle tradizioni di quel ventennio, si finisce dritti dritti nei lunghi corridoi onirici di Robert Miles, o per i più giovani, in una puntata di Stranger Things.
Ci serviva un brano atmosferico ed etereo, uno che ci facesse dimenticare per un momento la pesantezza dei tempi, magari guidandoci, a dispetto dei suoni navigati, ad una nuova scoperta… Discovery!
Il brano “Discovery” di Emmeffe è disponibile in tutti i Music Store digitali.
Video di “Discovery” su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=FZwWjpYN8fk
“Discovery” su Spotify: https://open.spotify.com/album/0P0sI2h7wKt4rEsvZ2s6mH
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