Manca poco all'uscita del suo primo singolo, nel frattempo Laura Bovolenta ha deciso di pubblicare sul suo canale Youtube "Volevo scriverti da tanto", primo estratto da Maeba, il nuovo album di Mina pubblicato lo scorso marzo. Noi di StandOut abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con lei.
Sul tuo canale YouTube è presente un'interessante rielaborazione di un brano di Mina, "Volevo scriverti da tanto", in cui hai dato sfoggio delle tue abilità da interprete. Cosa hai provato nel cantare un pezzo della grande Mina e come mai hai scelto proprio questo?
Ho deciso di interpretare un brano di Mina in punta di piedi, lei per me rappresenta l’ARTISTA in assoluto. È un’interprete straordinaria. “Volevo scriverti da tanto” mi ha colpito nell’insieme: un testo che in questo momento della mia vita mi rappresenta e una musica e un arrangiamento con sonorità che appartengono al periodo della mia crescita musicale.
C’è già un album all’orizzonte oppure per il momento ti focalizzerai sulla produzione di alcuni singoli per farti conoscere?
L’album è l’obiettivo ma per ora mi focalizzerò su dei singoli, giusto per mettermi alla prova e capire le reazioni di chi li ascolterà.
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?
Canto da sempre, a 5-6 anni mi esibivo sull’aia di casa mia con mia nonna paterna che aveva una voce straordinaria. Ricordo che duettavamo con canzoni popolari, rigorosamente in doppia voce. All’età di 14 anni mio padre mi regalò una chitarra che imparai a strimpellare da autodidatta per la necessità di accompagnarmi. In seguito ho partecipato a tantissime manifestazioni canore.
Come valuti l’attuale panorama discografico del nostro Paese?
Credo sia molto eterogeneo e di conseguenza ogni gusto musicale può trovare la sua rappresentanza, logicamente alcuni generi la fanno da padrone, questo anche grazie alla nostra tradizione musicale, per il resto abbiamo degli ottimi artisti.
Hai mai pensato di partecipare a un talent come XFactor o The Voice?
Fino ad oggi no, ma credo siano un’interessante opportunità per farsi conoscere.
Credi che il web rappresenti più una risorsa o una minaccia in ambito discografico?
Sono convinta che tutto ciò che ci permette di arrivare alle persone sia sempre una risorsa. Può diventare una minaccia se usato in maniera impropria.
Quanto conta per un’artista la contaminazione e quali altri stili musicali ti piacerebbe sperimentare in futuro?
Credo che le contaminazioni siano alla base della conoscenza. Essere contaminati significa esplorare altri mondi, mescolarli al proprio e da lì far nascere il nuovo, possa essere un pensiero o una musica. Nel mio percorso musicale non escludo nessuno stile mantenendo comunque la coerenza con il mio e con le mie capacità.
Una frase per concludere l’intervista?
Amo la musica con tutta me stessa, senza non ci sarebbero emozioni. Mi auguro di poter continuare a farne e che questo sia solo l'inizio di un meraviglioso percorso. Non vedo l'ora di farvi sentire il materiale sul quale sto lavorando. Manca poco!
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