Abbiamo intervistato il cantautore Sauro Martinelli, l’autore del singolo ‘Come Polvere’. Ecco l’intervista:
Che ruolo ha la musica nella tua vita?
La Musica ha accompagnato tutto il percorso della mia vita e lo farà sempre. È un medicina per me e mi aiuta ad esprimere il vulcano che ho dentro permettendomi di rilasciare la pressione delle circostanze che la vita ci porta a vivere.
Nel contesto della musica italiana, spezzato fra un indie sempre più commerciale e una trap che si impone prepotentemente, dove pensi che si trovi la musica e lo stile di Sauro Martinelli?
La musica e lo stile di Sauro Martinelli vogliono arrivare al cuore, allo stomaco e proporre messaggi forti. Non sono in gara, è passione e tanta voglia di comunicare. Non voglio fare “l’alternativo per forza”. Credo che molto stia nel contenuto e nella modalità di espressione. Credo anche che sia fondamentale convogliare un messaggio, e far girare le parole lavorando meticolosamente sulla melodia. Spesso e volentieri le canzoni “nascono da sole”, come dice Vasco Rossi, ed è incredibile quanto un argomento possa influenzare da subito la melodia di un brano. Oggi, si rischia di proporre un format “tutto uguale”. Una linea piatta. Un po’ per abitudine e un po’ per interessi commerciali. Si dice che il settore artistico non sia in grado di rinnovarsi ma c’è tanta musica e arte nascosta tutta da scoprire e a volte non serve cambiare uno stile che ha dato tanto nel passato ma, lavorare sul passato e migliorarne le potenzialità sfruttando al meglio la nuova tecnologia, le nuove tecniche. Quante canzoni sono immortali eppure hanno uno stile del passato? Perché non riusciamo a fare a meno di quelle canzoni? Credo che il pop, il pop rock e il rock riescano a fare ancora il loro sporco lavoro e a esprimere al meglio i messaggi degli artisti.
Il singolo “Come polvere” è un’esortazione a reagire. Cosa vorresti che le persone che ascoltano questo pezzo capissero di te?
Mi piacerebbe tanto che le persone ascoltassero “Come polvere” con l’intenzione di mettersi in gioco, cercando sempre uno spiraglio di luce anche nelle situazioni più difficili e impossibili. Oggi l’espressione “mettersi in gioco” non è scontata. Parlo anche di responsabilità e voglia di costruire per migliorare.
Come ti trovi a lavorare con Filadelfo Castro? Continuerà a collaborare anche sui tuoi prossimi brani?
Con Filadelfo è nata un’amicizia profonda che si basa sulla passione che entrambi abbiamo nella musica, ma anche su una metodologia di lavoro comune. Un mix esplosivo di serietà, trasparenza e volontà di realizzare qualcosa di grande. I prossimi brani saranno frutto della nostra collaborazione e ci sono tutte le intenzioni di andare avanti così.
Ti va di fare un saluto ai lettori di StandOut Magazine?
A tutti i lettori di StandOut, GRAZIE per l’attenzione ed il tempo dedicato a leggere questa intervista. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Ci sono tanti progetti in cantiere che usciranno nel corso del nuovo anno, seguitemi! Vorrei che finisse presto per tutti questo periodo buio dettato dal COVID e che si potesse tornare insieme a vivere la vita con più normalità e soprattutto a cantare e a condividere momenti che mancano tanto. Auguro a tutti di passare delle feste serene con i propri cari e le proprie famiglie. Stringiamoci con il pensiero e l’intenzione vera. Buon Anno a tutti per un 2021 pieno di speranza e amore.
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