Il 2022 si apre tra emozione e introspezione con il ritorno di Kaali che, dopo aver incantato pubblico e critica con la profondità e la delicatezza della sua penna in “Lei”, pubblica il suo primo omonimo EP(Red Owl Records/Visory Records/Believe Digital).
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Il disco, un viaggio in sei tappe tra cuore, anima e vita, ripercorre, sul filo tagliente del flow di Kaali, esperienze e vicissitudini che hanno caratterizzato buona parte della sua esistenza, tra situazioni complesse, delusioni, ostacoli e sconforto, con la tenacia e la determinazione di chi trova in una passione, in questo caso la musica, il faro guida per proseguire lungo il cammino, la forza ed il coraggio per affrontare la quotidianità con le armi del sorriso, dell’impegno e del sacrificio, di quel duro lavoro che porta alla realizzazione dei propri sogni.
Sogni che il cantautore classe 1989 mette nero su bianco per spogliarsi da rabbia e frustrazione e dare volto e nome a quei blocchi che, troppo spesso, ci impediscono di giungere, e perfino di scorgere, la meta prefissata.
Distante dall’immaginario costruito e ostentato sempre più in voga nella scena italiana, e vicino alle radici del genere, nato per dar voce e sfogo a coloro che vivono nei sobborghi di una realtà da cui si sentono esclusi e denigrati, Kaali rende in musica la sua storia, facendosi portavoce della storia di molti, ragazzi e ragazze emarginati, abbandonati a se stessi solo perché diversi o meno abbienti, meno facoltosi dei loro coetanei che, ancora oggi, sovente, non tardano a farli sentire come dei veri e propri reietti di una società che accoglie a parole ma esclude nei fatti.
Ed è proprio in quest’ottica di verità e franchezza che si inserisce “Kaali”, un progetto che si dissocia dalla mera messa in mostra del proprio ego, per abbracciare situazioni e circostanze che sfiorano prima, per toccare nel profondo e stravolgere poi, le vite di molti giovani; contesti di degrado effettivi e tangibili, la cui risoluzione non avviene chiudendo gli occhi o distogliendo lo sguardo per volgerlo altrove, bensì facendo luce per illuminare e dipanare le ombre, perché il primo passo verso un’autentica accettazione dell’altro è la conoscenza. La conoscenza di un vissuto che non ci appartiene, ma non per questo presenta sembianze meno reali; la conoscenza dei retroscena di una scelta, di un’abitudine, di una richiesta di aiuto o perdono.
Ferite e audacia si amalgamano in un cocktail che diventa vita – «fingiamo ciò che siamo finché non lo diventiamo» -, forgiando uomini e donne plasmati da esperienze trascorse e non personaggi artefatti modellati sull’onda del trend.
Sei tracce che segnano l’evoluzione, il processo di maturazione della personalità umana; 6 brani scanditi da rime e punchlines, il cui obbiettivo non è giustificare atteggiamenti e condotte errati ed erronei, ma la pura comprensione del velo posato sui margini di una società progressista che troppo spesso si dimentica degli ultimi; lo stesso velo da cui Kaali è riuscito a liberarsi grazie alla forza della Musica.
“Kaali”, interamente prodotto dall’abilità creativa di Reb the prod con grafiche a cura di Miniera Production, è supportato dall’ingresso in rotazione radiofonica di “Baby“, un brano intenso e sincero, accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto da Made4Fame – con la partecipazione, nel ruolo di protagonista femminile, della meravigliosa Paola D’Aloia -, avvolto dall’autenticità della penna dell’artista marchigiano, che ci incoraggia a svestirci da quelle maschere dietro le quali ci nascondiamo da troppo tempo, al punto da farle coincidere la nostra vera essenza, per dar sfogo a ciò che siamo realmente, senza il timore di essere giudicati per la nostra meravigliosa diversità.
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A seguire, tracklist e Track by Track dell’EP:
“Kaali” – Tracklist:
Baby
Demoni
Kaali
Lei
Eterno (Acoustic Version)
Smetto Dopo (Acoustic Version)
“Kaali” – Il disco raccontato dall’artista:
“Baby”: traccia focus dell’album, avvolta da sound in grado di coinvolgere l’ascoltatore sin dalle prime note e di farlo immergere in una dimensione riflessiva grazie ad un ritornello fortemente introspettivo. Credo sia uno di quei pezzi che ti accompagnano in ogni momento della giornata.
“Demoni”: questo pezzo racconta i demoni che ciascuno di noi si porta dentro, quei mostri che a volte sconfiggiamo ed altre volte, invece, tornano a bussare alla porta della nostra anima, quelli con cui dobbiamo imparare a convivere per tutta la vita. Si tratta di una canzone particolare, intrisa di diversi cambi di flow e di uno stile unico, molto personale.
“Kaali”: tutta la mia vita in una canzone, dall’adolescenza turbolenta segnata da eccessi e sregolatezza, all’attuale condizione di maturità che mi sprona a migliorarmi day by day e a mettermi in gioco.
“Lei”: un’esplosione di amori passati e di amori futuri, un mix di sensazioni e brividi che attraversano anima e pelle quando diciamo “ti amo”, ma anche quando diciamo “ti odio”; in poche parole, tutto quel movimento interiore che ci sorprende vivendo di emozioni.
“Eterno (Acoustic Version)”: è la versione acustica del brano “Eterno”, il primo singolo che mi ha permesso di essere notato da un pubblico più vasto rispetto agli appassionati del rap.
“Smetto Dopo (Acoustic Version)”: versione chitarra e voce del singolo “Smetto Dopo”, brano che ho pubblicato quasi un anno fa, a Febbraio 2021. La nuova veste di un pezzo a cui tengo molto, per regalare al pubblico atmosfere suggestive e ancora più intime.
Biografia
Stefano Mengozzi, in arte Kaali, è un cantautore e rapper nato a Forlì (FC) nel 1989. Fondatore, con Hakim, del collettivo Hip Hop Realtà Distorta Crew, si avvicina al rap da ragazzino attraverso l’MCing, esibendosi in strada con battle di freestyle, per poi approcciarsi, qualche anno più in là, alla stesura dei suoi primi brani. Diretto, autentico e versatile, grazie ad un flow personale e scorrevole, riesce ad impreziosire sia beat old school che produzioni new wave, avvolgendoli con uno stile unico e riconoscibile. Nel 2020 esce il suo primo singolo ufficiale, “Eterno”, che gli consente di farsi conoscere ed apprezzare da pubblico ed addetti ai lavori, tra cui la Red Owl Records, sublabel di Visory Records che, sempre attenta ai giovani talenti, gli consente di firmare il suo primo contratto discografico.
Nel 2021 è il turno della seconda release, “Smetto dopo” e nell’estate dello stesso anno, dopo aver cambiato nome d’arte in Kaali, pubblica “Lei”, una dedica d’amore in chiave rap, intrisa di dolcezza e romanticismo, che anticipa il suo primo omonimo EP, uscito il 07 Gennaio 2022: un disco introspettivo e sincero, che evidenzia la maturità autorale e la versatilità dell’artista. Eclettico, completo ed intenso, Kaali è una penna che disegna i tratti di una società che corre veloce, attraverso lo sguardo, analitico e curioso, di chi osserva il mondo per comprenderne e raccontarne ogni sfumatura.
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