Live report: Lorde @Fabrique di Milano, Melodrama tour ’17

I fan italiani di Lorde aspettavano un suo arrivo nel nostro Paese sin dal 2013, quano uscì il suo primo album Pure Heroine. L'attesa è stata ottimamente ripagata con uno show da pelle d'oca il 12 Ottobre 2017 presso il Fabrique di Milano, dove l'artista neozelandese si è fermata per una tappa del suo Melodrama World Tour.

Ella (così la chiamano teneramente i suoi fan, utilizzando il suo nome di battesimo) si è presentata sul palco sulle note della sua ultima hit "Homemade Dynamite" mostrando un'espresione battagliera e determinata: già dopo pochi minuti però quello sguardo di sfida è stato sostituito da un sorriso smagliante che ha acceso il club di colori.

Fin dalle primissime canzoni della scaletta il rapporto che si è creato fra l'artista e il pubblico è stato qualcosa di magico, difficilmente rintracciabile nelle performance di altri autori: fra il pubblico non c'erano sono solo sconosciuti trovatisi in uno stesso luogo per assistere ad un concerto, ma grazie all'emozione condivisa dalla cantante stessa, ogni spettatore è stato reso protagonista dello spettacolo, attore indispensabile del "melodramma" rappresentato. L'apice di questa tripudio di emozioni lo si raggiunge durante l'intimo discorso che Lorde ha tenuto prima di esibirsi nella ballade "Liability": <<Sono una così grande sognatrice che a volte sono meravigliata dal mondo che mi ruota attorno, e la mia è una mente così grande, aperta, così melodrammatica che spesso le persone mi dicono "sei un pochino troppo per me". Potrebbe essere successo anche a voi, non lo so (spero di no), ma l'unica cosa di cui sono certa è che questo show è molto colorato e magico per tutti, quindi se mai vi sentiate abbandonati dal mondo, sappiate che almeno io sono vostra amica e sono al vostro fianco>>.

I fan sono stati allietati non solo dalle grandi hit memorabili della cantante (come "Royals" per citarne una) e dalle canzoni provenienti dall'ultimo album "Melodrama", ma anche da brani diventati ormai storici per i fan, ma sicuramente prive di senso a coloro che conoscono Lorde solo per nome. I momenit migliori sono stati quindi quelli che hanno visto come colonna sonora canzoni come "Ribs" o la più malinconica "A world alone", poichè sono stati l'espressione più grande della devozione dei fan più intimi, quelli che hanno visto l'artista crescere con loro in questi cinque anni.

Lo show dell'altra sera è stato una vera e propria celebrazione dell'essere giovani (a suon di salti, battiti di mano e cori), presentato da un' artista spesso elogiata per la grande maturità nonostante la tenera età (appena 21 anni) a un pubblico altrettanto giovane. Questo è lo spirito inglobato in "Melodrama": una rappresentazione senza filtri di cosa vuol dire essere a cavallo fra l'adolescenza e la maturità.

Il carattere distintivo dell'artista è stata sicuramente la sua eleganza, unita ad un tocco di follia, intravisto durante i momenti nei quali si lasciava andare a dei balli decisamente assurdi (come è avvenuto durante l'esibizione di "Hard Feelings"): da sempre la sua firma personale su ogni performance.

Lo spettacolo non ha certamente lasciato con l'amaro in bocca: è stato intimo, personale ma al contempo elaborato e organizzato nei minimi dettagli. Sono spiccate all'occhio le colorate scenografie, il gigantesco neon con la scritta "Melodrama" in maiuscolo e le due ballerine che occasionalmente si aggiungevano all'artista nella performance di qualche canzone.

L'estasi finale la si ha raggiunta con la pluripremiata "Team", durante la quale Lorde ha sventolato una bandiera italiana lanciatale sul palco da un fortunata fan, e ha anche raggiunto il pubblico al limite della transenna divisoria. Infine si è esibita in "Green Light", il brano <<su cui ho lavorato più di tutte le altre tracce di "Melodrama">>, durante il quale la folla ha dato sfogo alle ultime energie, cantando, ballando e battendo le mani a tempo con la musica.

Lo spettacolo dell'altra sera è stato semplicemente magico: un vero e proprio scambio di emozioni fra l'artista e la folla, incredibilmente omogenea nonostante le centinaia di persone presenti allo show, come se tutti fossero stati parti di un'unica realtà. E in effetti è stato così, perché uno dei grandi pregi della musica è quello di unire persone da contesti e luoghi totalmente diversi, sotto un unico tetto, come "Melodrama" ha saputo ben dimostrare.

 

Setilist

"Homemade Dynamite"
"Magnets" (Disclosure cover)
"Tennis Court"
"Hard Feelings"
"Buzzcut Season"
"Sober"
"The Louvre"
"Ribs"
"Liability"
"Liability (Reprise)"
"A World Alone"
"Somebody Else" (The 1975 cover)
"Supercut"
"Royals"
"Perfect Places"
"Team"
"Green Light"
Encore
"Loveless"

 

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