Finnegan Bell e i suoi Love Ghost ci hanno abituati a uscite sempre molto interessanti e di grande spessore, ma con “Can’t stop”, i californiani esplorano un sistema comunicativo nuovo, diverso, versatile e internazionale. Complice sì la lingua spagnola, che irrompe nell’ultima strofa con la voce di Mabiland, altro prezioso featuring di casa Love Ghost, ma anche per merito di una tematica che stavolta si discosta dai temi introspettivi tanto cari a Bell, per approdare sulla denuncia sociale a sfondo quasi politico.
Dopo un tema introduttivo che strizza l’occhio ai temi synth-wave degli anni ’80, con i suoni ovattati tipici dell’epoca, il brano si apre sulla strofa con un groove insistente e nervoso, su cui l’abile vocalist sciorina versi emozionati e pregni di intensità.
Il tema strumentale della canzone torna ad insinuarsi su quello che è lo special, per poi lasciare il campo alla dirompenza di Mabiland, che si gioca la sua strofa in spagnolo con energia trascinante.
Ancora uno special a chiudere le danze, per un singolo che mieterà il successo dei precedenti, frutto di un songwriting consapevole e attento allo stile.
Forse non il brano più catchy dei Love Ghost, ma sicuramente un bel salto nei meandri della musica “impegnata”, negli anni in cui la musica si tiene sempre più a distanza di sicurezza dalle barricate delle lotte sociali.
Complimenti Love Ghost, avanti tutta!
video link: https://www.youtube.com/watch?v=Y5jm_a0U6vk
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