Ha aperto alcune date del tour di Mattia Briga, i suoi videoclip collezionano migliaia di visite e, in attesa delle selezioni di "Sanremo Giovani", venerdì 5 agosto è uscito il suo nuovo singolo "Questi Muri". Lui è Paolo Passaretti e noi di StandOut lo abbiamo intervistato.
Ciao Paolo, benvenuto. Quando hai iniziato ad affacciarti al mondo della musica? Raccontaci qualcosa di te!
Mi sono avvicinato alla musica fin da bambino, grazie a mia mamma. A tre anni invece di parlare cantavo, per me è stato subito amore e anche adesso che ho 22 anni continuo a coltivare questa grande passione.
Cosa ti ha spinto ad abbandonare il tuo pseudonimo Soul P e cosa ti ha portato a cambiare genere?
Soul P è il soprannome che mi fu dato da alcuni amici ed è il nome con cui ho iniziato a muovere i primi passi nella musica. Soul sta per “anima” mentre P è l’iniziale del mio nome. Ad un certo punto, però, ho sentito il bisogno di uscire con il mio vero nome, abbandonando quell’aurea rap che lo contraddistingueva e avvicinandomi sempre più alla scena pop.
“Questi muri” è il tuo nuovo singolo: di cosa parla e com’è nato?
“Questi muri” è nato con la produzione di Dr. Cream, un produttore di musica hip hop. Ho scritto il testo durante un periodo vissuto sulla mia pelle, legato soprattutto a menzogne che hanno poi causato la fine di un rapporto. Scriverlo è stata una necessità, ho sentito il bisogno di dare sfogo a tutto quello che sentivo.
I tuoi video hanno tantissime visualizzazioni. Qual è il punto forte di questo tuo lavoro che ti ha permesso di ottenere un così grande apprezzamento?
Beh, sicuramente le tante visualizzazioni sono dovute ai miei fans che mi supportano e sostengono ogni giorno, non smetterò mai di ringraziarli, ormai siamo una grande famiglia. La verità è che devo tutto a loro. Questo grande supporto mi aiuta ad ottenere grandi risultati.
Il tuo EP è previsto per i prossimi mesi, c’è qualcosa che ci puoi anticipare?
Preferisco non dirvi niente. Vi dirò tutto quanto a settembre, sarà una grande sorpresa.
C’è qualche artista del passato o del presente a cui ti ispiri?
Con lo pseudonimo Soul P ho sempre fatto R&B e quindi ho sempre avuto come punti di riferimento Micheal Jackson, Chris Brown, R. Kelly e Usher. Crescendo ho ampliato i miei gusti musicali e i miei ascolti, attualmente mi piacciono Justin Timberlake, Justin Bieber, Ed Sheeran, Sam Smith.
Sei stato chiamato per aprire i concerti di Mattia Briga. Che esperienza è stata?
Aprire i concerti di Mattia è stata un’esperienza fantastica, lo rifarei altre mille volte. L’impatto che hai con il pubblico quando ti ritrovi davanti a così tante persone è incredibile, ti ripaga di tutto. È la conferma che i tanti sacrifici sono serviti a qualcosa. La data di Roma la porterò nel cuore, cantare nella mia città è stato stupendo.
Ti sei da poco diplomato in Teatro e Dizione. Quanto conta la tua formazione teatrale quando ti approcci alla musica?
Sì è vero, mi sono diplomato da poco all’Accademia Menandro di Roma, con il professor Mino Sferra. A mio parere la formazione di un artista è fondamentale, chi vuole essere chiamato tale deve sapersi destreggiare in tutte le forme che riguardano l’arte: dal ballo alla recitazione, dal canto alla scrittura. Bisogna sapersi muovere su un palco sia che si tratti di 10 persone sia che si tratti di un pubblico formato da 50000 spettatori. Studiare amplia la mente e aiuta ad affrontare il proprio lavoro.
Distruggi un luogo comune…
Mi viene da pensare al tipico luogo comune secondo il quale l’amicizia tra uomo e donna non esiste. Ecco, io penso e sostengo il contrario. Ho tantissime amiche donne da tantissimi anni e continuo a mantenere questi rapporti di amicizia, alcuni nati fin dall’infanzia.
Progetti a breve termine?
Penso che tenterò le selezioni di Sanremo Giovani. È la prima volta e chissà…vedremo come andrà. In ogni caso sarà una vittoria.
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