Recensione: “Il mondo tace” – The Panicles

 

Anticipato dai pezzi “Questa notte dormirò” e da “Filo rosso” è uscito “Il mondo tace”(Nimiq Records), il nuovo EP dei The Panicles, band veneta Open Act dei Deep Purple nel 2013 formata dai talentuosi Manuel “Mavel” Smaniotto (alla batteria), Enrico “Lerry” Geromin (al basso) e Michele “Mik” Stefanuto (alla voce e  e alla chitarra). Sei brani meticolosamente ponderati che volteggiano con gusto e destrezza tra rock, pop e rock’n roll. A partire dalla traccia omonima, che impazza come nubifragio, prima che l’aria diventi rasserenante a spazzare via le malizie. Si parla di amore al meglio che si riesce, con taglio giovane ma non giovanilistico, la freschezza si avverte accompagnata da una bruciante voglia di fare. Il ritornello, va ammesso, corre il rischio di diventare ripetitivo, ma le melodie sono convincenti da subito. I suoni sono freschi, eternamente estivi, non lasciano spazio  a querimonie strappalacrime, ma aggrediscono con grinta plateale la possibilità di esprimersi. E la band protagonista nel 2015 di Just Discovered per Mtv New Generation sa esprimersi eccome! Complici gli interventi del fonico Alberto Gaffuri e del produttore Sandro Franchin, i brani diventano sempre più promettenti con il trascorrere dei minuti. In “Questa notte dormirò”  si racconta della voglia di accettarsi, del peso generazionale di farsi carico dei conflitti e delle buone speranze che scarseggiano all’orizzonte. In questo, il rock si rende protagonista soverchio e ben voluto, pachidermico a palesarsi di gran lunga più affascinante delle armonie in chiave pop. Con una scena mainstream in sottofondo esulcerata dal “sole-cuore-amore” 2.0 da cui prendono le distanze, i The Panicles se la cavano meravigliosamente, offrendo suoni europei, densi e intelligentemente competitivi: gli intrighi celtici, gli archi ad ampio respiro di “Filo rosso”; per esempio, richiamano favolosamente l’opera affascinante degli Of Monsters and Men, dei Fun, dei Lumineers. Tra le atmosfere ventilate di “Un segno c’è”, coordinate alla perfezione tra chitarra e percussioni, e le distorsioni mirabolanti di “Ti ascolto”, il formicolio che si avverte è quello di un benessere sottocutaneo: il talento c'è, la passionalità pure, non mancano belle melodie e testi onesti e tutto sommato provocatori ("Spacco una bottiglia contro l'anima" è un dito medio genuino ai perfezionismi superflui). Con pochi colpi a disposizione ma ben assestati, il centro viene bersagliato con la bella “Parole”, degna dei Negramaro di “000577”, grazie alla quale si comprende con certezza che i tre vincitori del 'Supernova Music Festival" non hanno alcuna intenzione di ammainare le vele, al contrario: vogliono solcare terreni nuovi, certi del loro funambolico talento.

 

Tracklist

1. Il Mondo Tace
2. Questa Notte Dormirò
3. Filo Rosso
4. Un Segno
5. Ti Ascolto
6. Parole

 

  • 8/10
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