Il duo canadese (composto da Shauna McLarnon e Alexander Kretov) Ummagma porta alla luce il 22 Settembre il nuovo ep “LCD”, prodotto da Label Obscura e Somewherecold Record. L'album, essenziale come il titolo, presenta 4 tracce, tre delle quali sono rielaborazioni di canzoni già conosciute ai fan degli Ummagma: pezzi di inestimabile fascino, lavorati da due must della musica dream-pop come Dean Garcia e Robin Guthrie.
“LCD” è un album il quale ascolto non è sufficiente: la sua intera riproduzione ruba all'ascoltatore l'utilizzo di tutte le facoltà mentali, trasportandolo verso una dimensione onirica, introvabile nella realtà quotidiana. Non a caso il disco lo si può già considerare come un delle manifestazioni più alte del genere dream-pop, elegante frontiera dell'indie pop che sta acquisendo sempre più riconoscimenti negli ultimi anni.
“LCD” si apre con l'omonima traccia, canzone originale degli Ummagma, che dolcemente si trasforma nella rivisitazione di Dean Garcia, brano che vanta una lunghezza di circa otto minuti. Nonostante l'impegno di una tale durata, l'atmosfera creata dagli autori (composta da sintetizzatori, chitarre che si perdono all'ascolto e ritmi quasi impercettibili) introduce l'ascoltatore alla loro psiche, includendolo nella suggestionante dimensione onirica che si rincorre lungo tutto l'album.
Sulla stessa scia troviamo anche il remix di Robin Guthrie del brano “Lama” questa volta impreziosito da una voce femminile. La traccia è accompagnata da un esplicito messaggio di rivalsa personale (Hard to say but time to say it /Time to make time for making your own way), che è in totale sintonia col mood del remix. L'ultima traccia “Back to you” (anche questa riarrangiata da Dean Garcia), accompagna lentamente l'ascoltatore verso il mondo fisico, liberandolo dolcemente dallo spazio ultraterreno verso il quale era stato portato.
La capacità degli Ummagma e dei loro collaboratori di creare una nuova dimensione nella quale perdersi è un espediente che non si ritrova in album di altre band. Questo rende il lavoro del duo ancora più unico ed apprezzabile.
“LCD” si dimostra un album ricco di suoni, difficili da riprodurre nella propria mente dopo il termine dell'ascolto: così come un sogno a metà fra la realtà e la finzione dopo il risveglio difficilmente torna alla mente.
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