Sabba e gli Incensurabili – Sogno e Son Fesso

Musica trascinante quella di Sabba e gli Incensurabili che un po' balli e un po' canticchi. Il nuovo disco “Sogno e Son Fesso” riesce a fare questo unendo una cura particolare nei testi. Dieci canzoni che tra l'ironico e l'arrabbiato focalizzano l'attenzione su quello che sembra una cosa e poi è un'altra, quello che ti piacerebbe fosse in un modo e invece scopri essere l'opposto e, alla fine, davanti allo specchio, devi ammettere: mi sono sbagliato. Ogni pezzo dimostra di avere, musicalmente parlando, un grande carattere, rievocando i mitici anni '50/'60 fino ad arrivare ai '90 con classe e divertimento, lasciandoti un po' senza respiro e soddisfatto. “Chiamatemi Nerone” una intro fuorviante che lascia il posto alle rime baciate che ti fanno cantare, “Non mi fotti più” analisi di una storia per sbaglio, “Tre minuti di celebrità” sul sentirsi un artista (o aspirante tale) deficiente, “Le parole sono importanti” (con intro-citazione da “Palombella Rossa” il film di Nanni Moretti) sull'uso corretto della lingua italiana o quasi, “Bang!” perché potrebbe andare molto peggio di così, “Valzer senza peso” sognante romanticheria che ti spiazza, “Per resistere” perché prima di mollare uno se le gioca tutte, “Ruby Sparks (La Bambola)" un pretesto ben studiato per far ballare, “Un giorno perfetto” (feat. G.Block) una sveglia convincente quando non ti alzeresti dal letto, “Basta che mi vuoi (The Showman)” ha il tiro delle ballate di una volta quando la musica ti faceva sentire tanto durevole da bastare al per sempre. In poche parole: un disco che ad ascoltarlo in loop non ti fa male, anzi: dimagrisci.

  • 8/10
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8/10

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