La reunion degli Scisma era un evento atteso e benvoluto: la band di Paolo Benvegnù e di Sara Mazo, che negli anni ’90 aveva emozionato schiere di fan con una ricerca di suoni alternativi e che dal 2002 non aveva dato più tracce di sé, è tornata alla ribalta con l’EP “Mr Newman”. Il disco, per quanto azzimato possa apparire all'inizio, è comunque piacevole all’ascolto e si lascia attraversare con fluidità e curiosità. Nell’era in cui, citando Morricone, tutto è già stato realizzato, l’onestà intellettuale del disco è una virtù e non una colpa, l’assenza di grandi slanci o di un brano che spunti su gli altri una componente gradevole. L’alchimia degli ingredienti è il punto forza di un lavoro che correva il rischio di apparire forzato: “Mr Newman” è un rock grezzo con cori da sirena, “Neve e resina” un duetto di voci dolcissimo, “Darling, darling!” un pop sprintoso che si dà all’inglese con naturalezza. Con sei sole tracce, sino ad arrivar alla ballad conclusiva “Stelle stelle stelle” che chiude in bellezza, gli Scisma riescono a fare centro senza arzigogolare e senza dilatare i tempi. Fuori da dettami commerciali, il disco convince anche senza entusiasmare.
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