Il brano intende essere una sorta di elogio alla musica che è entrata nell’anima dell’artista fino a divenirne componente irrinunciabile: «Potrei parlare del concetto che sta alla base di “Se finisce la musica”, che poi sta riassunto nel titolo, avvalendomi di una pagina bianca e il nulla cosmico – racconta Henna – perché se dovessi immaginarmi una giornata senza musica penso a una vera catastrofe».
Cosa faresti se la musica finisse di punto in bianco?
E un film senza colonna sonora?
Ma poi come faccio a dirti le cose?
Com’è che darei il suo debito tempo e spazio alla parte più libera di me?
Come facciamo a ballare?
Sarebbe un bel casino!
Henna non è la città della Sicilia con l’acca davanti, non è l’arbusto spinoso e nemmeno il suo derivato per colorarsi naturalmente i capelli di rosso, è il nome dietro al quale si nasconde la cantautrice valtellinese Elena Mottarelli, un omaggio allo storico brano e album di Lucio Dalla, una dedica all’artista bolognese e al cantautorato italiano.
Valtellina di cuore e a Milano con furore; tra aprile e giugno escono i suoi primi singoli “Au revoir” e “Stazione lunare” dopo anni di ricerca e di penne bic incredibilmente mai finite.
Figlia del cantautorato, con la voglia di sonorità più contemporanee e alla costante ricerca di metriche nuove da inserire in valigia.
Ad aprile 2021 si classifica tra i sedici finalisti della XXXIII edizione di Musicultura. Il 6 ottobre esce il brano “La cosa più bella che c’è” seguito dal nuovo singolo “Se finisce la musica”.
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