Alla paura può seguire la teatralità, all’intimismo la voglia di rivalsa e l’estroversione.
Giunta alla settima prova in studio la cantautrice australiana Sia, dopo il monumentale e pluripremiato “1000 Forms of Fear", non esita a rilanciare il suo talento irriverente sopra il tavolo delle proposte con "This is acting": 11 brani scritti da lei per altri artisti e poi scartati da quest'ultimi, più “One million bullets”, scritto per se stessa.
L’autrice di “Chandelier” si riappropria dei propri sforzi e sprigiona tutta la sua potenza vocale prospiciente un talento scrittorio che già in passato si era donato generosamente a tanti artisti tra cui Beyoncé, Britney Spears, Christina Aguilera e Celine Dion.
Anticipato dal singolo “Alive”, scartato da Adele, “This is acting”riesce ad impastare un elettropop intelligente con canzoni dall’anima soul. La maturità è ormai assodata, per quanto recente possa sembrare, visto il successo raggiunto con i lavori precedenti: “We are born” (2010), ad esempio, era la luce che ora serpeggia tra i brani maggiormente ballabili, “Healing is difficult” (2001) la tenebra tinteggiata di blues che ora fa da contrattacco a un pop che per quanto fresco corre il rischio di apparire forzato e sempre più richiesto dalle esigenze del mercato discografico. In bilico tra conferma, affetto rodato, stupore e qualche naso storto (molti avvertono una mancanza di creatività, altri l’accusano di aver messo a punto una strategica operazione commerciale), il nuovo lavoro di Sia è certamente il manifesto di un’artista renitente e fiera, sempre agli angoli di un equilibrio difficile da raggiungere e di una fama in crescita difficile da gestire.
You must be logged in to post a comment Login