Suz – Lacework

 

Graffia, ipnotizza e di certo non annoia, il nuovo lavoro di Suz dal titolo "Lacework". La cantante e autrice bolognese, dopo il precedente “One Is A Crowd”, è tornata in gran forma con un disco che ha moltissimo da dire e innumerevoli strategie per farlo. Coadiuvata dal produttore Ezra Capogna, sotto il vessillo della storica etichetta IRMA Records, Susanna La Polla ci ha regalato un disco sorprendente, in cui il suono è ben costruito, capace di ammaliare nella sua struttura compatta, potente, viscerale, come un imbuto in cui la sua voce fascinosa scivola impavida. Un album dall’elettronica oscura, inquieta e rischiarata a tratti, controllata dalla forza espressiva dei testi che come redini traghettano il concept verso ulteriori ricami, contrassegnati da una sbalorditiva padronanza dell’inglese e da un timbro tetro che sembra possedere alla base la dolcezza di Norah Jones nelle corde vocali di P J Harvey. Il tema dell’intreccio comincia con l’apripista “Billie” e arriva sino all’eclettica “Still Water”, a formare un nodo che percorre l’esotica “Wall of Mist” e la robotica “Test of Gold”. Una riuscita più che gradevole che si impone all’ascolto.

  • 8/10
    - 8/10
8/10

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