Con Tempi Interessanti, disponibile dal 16 gennaio sui migliori digital stores, si comprendono le varie influenze che gravano su mantovano e che hanno le loro radici negli anni ’90.
Ascoltiamo il pezzo: i primi accordi ci fanno pensare ai Placebo dell’album Without You I’m Nothing e proprio su questi accordi di chitarra elettrica possiamo ascoltare una sorta di litania corale, che cede poi il passo alla strofa. Le percussioni entrano nella seconda strofa, quando il ritmo incalza, ed alcuni squarci della seconda chitarra, nello stile degli Afghan Whigs, irrompono sostenendo la voce. Da questo punto in poi si può sentire un autentico muro ritmico, determinato dal basso, dalle chitarre, dalla batteria. Interessante l’uso del feedback, che accompagna la domanda “sai fare altrimenti?” prima dell’ultima parte del pezzo, caratterizzata da un granitico riff di chitarra. Colpisce sicuramente la splendida voce di mantovano, caratterizzata da un timbro profondo, ma allo stesso tempo duttile, capace di enfatizzare l’interessante testo, che celebra ironicamente l’età attuale, definita “interessante” nel peggiore dei significati possibili, ovvero in chiave individualistica e “particolare”.
Mantovano predilige distorsioni aggressive e nel testo ogni sua parola non è mai fuori posto. Un esordio da leoni, quindi. Un concentrato di potenza e grande rock. La musica di mantovano è esattamente ciò che serve alle nuove generazioni, ed è bello osservare come un artista sia capace di racchiudere dolore, ansia ed incertezza davanti ai tempi moderni in un concentrato di musica di così alto livello.
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