Con il lancio del singolo “Superman” ha preso vita “Mind the gap” (Agoge Records), il disco d’esordio dei The Falls, band nata dall’unione tra Riccardo Alemanno, Francesco Lattes, Nello Castellano e Aurora di Rocco. In un viaggio di dieci brani, madidi di una freschezza piacevole, il disco riesce nella difficile impresa di combinare sound provenienti da generi musicali datati (Britpop, Beat, New Wave) con un’originalità personale che demarca uno stile specifico, un’identità non replicabile. L’uso intelligente dell’elettronica non lascia adito a facili nostalgie: riesce bene, invece, a creare uno spartiacque in diverse occasioni del disco. Come nello stacco tra l’irascibile “Just to make it clear” e la gracile “Alive” o tra la futurista “It’s up to you” (con richiami ai Muse e agli M83) e l’aggraziata “Let the Music be your saviour”. Come fossimo nell’isola di Trinidad, e non in un’Inghilterra proiettata al muro con ombre cinesi, i The Falls ballano un limbo rischioso che li proclama però vincitori, uscendo a testa alta da un disco che correva il rischio di cadere in citazionismi già sentiti e che invece ha appena acceso il suo contachilometri. E dunque Good luck, guys!
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